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Atti del 1° Seminario Europeo "Falcon One" sulla Criminalità Organizzata Roma,
26 - 27 - 28 aprile 1995
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1. Aspetti generali
Il flusso illegale di persone, che è, in sostanza, alla base delle migrazioni illegali, è divenuto, in tutto il mondo, negli anni '90, uno dei più importanti settori di intervento del crimine organizzato, in ragione dei:
- bassi rischi per chi lo gestisce;
- enormi profitti che ne derivano.
1.1 Autorità interessate
- EDU (Europol Drugs Unit), che ha il compito di contrastare il flusso illegale di persone dal marzo 1995;
- UNO;
- IOM (International Organization for Migration);
- conferenze sulla migrazione (Conferenze dei Ministri dell'interno dei paesi dell'Europa dell'Est e dell'Ovest, svoltesi nel 1991 a Berlino e nel 1993 a Budapest);
- i lavori di gruppo successivi a queste conferenze;
- il gruppo di lavoro CIREFI, nell'ambito della Unione Europea;
- numerosi altri gruppi di lavoro.
1.2 Problemi delle autorità
- Molteplicità delle competenze;
- mancanza di cooperazione.
1.3 Misure necessarie
- Misure di Polizia;
- informazioni specifiche dai paesi di origine sui potenziali migranti e sulle tecniche adottate dalle organizzazioni coinvolte nel flusso illegale;
- maggiori aiuti economici per i paesi del Terzo Mondo;
- rimpatrio veloce e garantito verso i paesi di origine per gli emigranti illegali;
- un consolidamento internazionale delle disposizioni penali concernenti le persone coinvolte nel flusso illegale.
1.4 Giro di affari e consistenza numerica del flusso migratori
- Stimato in circa 250.000-350.000 unità l'anno, principalmente dall'Asia, dall'Africa e dall'Europa dell'Est verso l'Europa Occidentale;
- più della metà degli emigranti è gestita da organizzazioni internazionali coinvolte nel flusso illegale di persone;
- solo 60.000 persone circa sono fermate dalla polizia di frontiera mentre cercano di varcare illegalmente un confine;
- il costo di queste prestazioni illegali può arrivare sino a 30.000 dollari americani.
1.5 Tipologie dei flussi illegali di persone
Individui occasionalmente coinvolti in flussi illegali di persone
Questa tipologia non può essere considerata un vero e proprio flusso illegale organizzato e può essere efficacemente contrastato da accurati controlli, soprattutto ai posti di frontiera.
Gruppi criminali piccoli, ma ben organizzati
Molto spesso specializzati nel trasporto di persone da un determinato paese di origine a una destinazione fissa.
Scarsamente flessibili.
Esempio di questa tipologia sono i movimenti di rumeni ed ex iugoslavi verso l'Occidente.
Grandi organizzazioni internazionali
- altamente sviluppate e settorializzate,
- estremamente flessibili,
- in grado di creare o falsificare documenti, oppure di ottenerne illegalmente, su larga scala,
- rappresentate in tutto il mondo, in modo da favorire l'espatrio illegale di emigranti ovunque.
Esempio di questo tipo di organizzazione criminale è quella che favorisce l'emigrazione illegale di cinesi verso quasi tutto l'Occidente.

2. Situazione in Austria
2.1 Organizzazione



2.2 Base legale
Per ciò che concerne la legge austriaca, il traffico illegale di stranieri consiste nel favorire l'entrata o l'uscita dal paese di un clandestino.
Questo reato comporta una violazione amministrativa ed è punito con una pena pecuniaria fino a duecentomila scellini austriaci (circa 20.000 dollari americani).
In alcuni casi più gravi il traffico illegale di persone comporta una violazione di legge ed è punito con la reclusione fino ad un anno; i recidivi sono puniti con la reclusione fino a tre anni.
Gli emigranti non sono perseguibili penalmente.
Per i procedimenti penali vengono applicate le leggi del Codice di procedura penale e le leggi di Polizia.
2.3 Brevi statistiche
Nel 1994 sono stati segnalati 854 soggetti coinvolti nel flusso illegale di persone (con un incremento di circa il 150%).
Nel 1994 sono stati fermati 6.332 emigranti illegali (con un incremento di circa il 200%).
Gli individui coinvolti nel traffico illegale appartenevano a circa 40 paesi, ed in particolare erano Iugoslavi, Bosniaci, Turchi, Sloveni, Macedoni, Croati ma anche Italiani, Austriaci e Tedeschi.
Tra gli emigranti fermati, gran parte proveniva dalla Romania, dall'ex Yugoslavia, Turchia e Perù.
Nel 1994 molti clandestini hanno tentato di attraversare il confine con l'autobus (il 19% rispetto al 10% del 1993) o con la macchina (il 12% rispetto all'1% del 1993), mentre molti di meno (il 53% rispetto al 68% del 1993) si sono avvalsi dei così detti "valichi verdi", hanno cioè tentato di varcare il confine al di fuori dei posti di frontiera.
I principali Paesi di destinazione degli emigranti illegali sono stati, proprio come l'anno precedente, la Germania (45%), l'Austria (25%) e l'Italia (11%).
2.4 Tre importanti casi di traffici illegali di persone e le loro peculiarità
Organizzazione filippina
Negli ultimi tre anni circa 4.000 soggetti di nazionalità filippina, soprattutto ragazze giovani, sono stati illegalmente introdotti in Austria ed in altri paesi occidentali.
In gran parte dei casi, il paese di destinazione era l'Italia, dove queste ragazze erano usate come collaboratrici domestiche a basso costo.
I costi andavano dai 50.000 ai 250.000 scellini austriaci, a seconda dei servizi richiesti.
Questa organizzazione era impegnata anche nel commercio di droga.
Banda di egiziani ed iracheni
Questa banda era specializzata nell'introduzione clandestina di Arabi ed Africani che soggiornavano illegalmente in Austria.
Circa 20 persone alla settimana venivano trasportate clandestinamente da Vienna in Germania ed Olanda per un totale di circa 1800 soggetti l'anno.
Banda turca
Erano specializzati nel traffico clandestino di persone (da 1000 a 2000 circa negli ultimi anni), nascoste in autocarri ed autobus e dirette da Istanbul, attraverso Bulgaria, Romania ed Ungheria, in Austria e Germania.
Molto spesso agli emigranti erano forniti documenti di viaggio contraffatti, che venivano ritirati una volta giunti nel paese di destinazione, per essere riutilizzati per altri clandestini.
Il capo della banda era in contatto con altre grandi organizzazioni internazionali specializzate nel traffico illegale di persone.
La versione integrale del n. 4/2011 sarà disponibile online nel mese di maggio 2012.